Digitando parole chiave in merito ad aggiornamento e formazione su gravidanza e puerperio all’interno dei principali motori di ricerca, si scopre che i siti che offrono la possibilità ai farmacisti di ampliare le proprie conoscenze in materia sono davvero pochi, a differenza delle pagine a disposizione di pediatri ed ostetriche, con un’ampia proposta di corsi, sia Ecm che non.
Eppure capita quotidianamente che i futuri genitori, così come le neomamme e i neopapà, si rivolgano alla farmacia per ricevere consulenze su come affrontare il periodo della gestazione o quello immediatamente successivo alla nascita di un bambino. Gli interrogativi spaziano dall’uso dei farmaci in gravidanza all’allattamento; le richieste di consigli vanno dalle dritte per facilitare l’addormentamento del neonato ai rimedi per alleviare il dolore associato alle coliche gassose o alla crescita dei primi dentini. Questo breve elenco solo per citare alcuni dei dubbi e quesiti che più di frequente vengono portati all’attenzione del farmacista.
Per quanto concerne l’utilizzo dei medicinali nel corso della gestazione e in età pediatrica, punti di riferimento essenziali sono i manuali “Farmaci e gravidanza – La valutazione del rischio teratogeno basata su prove di efficacia”, che rientra nelle attività di aggiornamento sui farmaci condotta dal ministero della Salute insieme all’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), e “Guida all’uso dei farmaci per i bambini”, tratto da “Medicines for children”, formulario terapeutico pediatrico edito dal Royal college of paediatricians and child health, a cura della Direzione generale della valutazione dei medicinali e della farmacovigilanza del ministero della Salute.
Meritano di attenzione i progetti “Sos allattamento in farmacia” e “Farmacia amica dell’allattamento materno”. Al primo hanno aderito tre farmacie piemontesi che danno la possibilità alle mamme di allattare, pesare il bambino e ricevere suggerimenti dedicati; il secondo è il risultato della collaborazione tra madri, ostetriche, pediatri e farmacisti a sostegno dell’allattamento al seno.
Ove l’allattamento non sia possibile, il farmacista deve saper consigliare i prodotti più adatti alle esigenze del lattante, anche con eventuali intolleranze. Poiché le farmacie rappresentano uno dei luoghi in cui sia possibile vendere latte artificiale in polvere o liquido e altri alimenti per la prima infanzia, come omogenizzati e pappe, è bene che i professionisti che lavorano al loro interno siano informati circa i contenuti del Codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno.
Vi sono infine aziende del settore che offrono sostegno ai farmacisti nell’allestimento di spazi appositamente studiati per accogliere i genitori e i loro bimbi. Per esempio, Chicco e Fiocchi di riso hanno creato una serie di servizi ad hoc che, oltre al supporto alla vendita, includono percorsi formativi per il personale delle farmacie aderenti.