Alfabeto Marketing è la rubrica di Francesco Zanetti, farmacista e consulente marketing per le farmacie.
Lettera H: Hashtag in farmacia
Oggi parliamo di quel simbolo che siamo sempre stati abituati a vedere nelle tastiere dei telefoni di casa ma che non abbiamo mai capito il motivo. Finché non è arrivata Twitter.
In Italia è una piattaforma poco utilizzata, per le farmacie ancora meno.
A far rientrare questo “cancelletto” nelle nostre vite ci ha pensato Instagram che l’ha inserito anni fa nel feed di ricerca per facilitare la ricerca di contenuti.
L’hashtag infatti è di fatto un’etichetta per marcare i contenuti.
Cliccando sulla parola accompagnata dal #cancelletto è possibile infatti leggere tutti i messaggi, post, contenuti che contengono lo stesso hashtag e seguire, partecipare e condividere una conversazione legata ad un tema.
Per le campagne di comunicazione importanti viene individuato un hashtag che fa da filo conduttore a tutta la campagna, sia online così come nella comunicazione offline (lo troviamo infatti sulle affissioni, nelle pagine pubblicitarie e così via).
La domanda che tutti vi state facendo è: serve davvero l’hashtag?
A oggi in realtà la sua funzione è venuta un po’ meno rispetto a qualche anno fa.
Gli algoritmi delle piattaforme social sono ormai talmente evolute che riescono a mostrarci automaticamente con una precisione piuttosto accurata i contenuti che ci interessano.
Alcuni social, come ad esempio TikTok hanno un algoritmo così evoluto da proporre sempre contenuti in linea con le aspettative di ogni utente tanto che, di contro, è difficile uscire dalla propria “reality bubble”.
A ogni modo, gli hashtag potete usarli comunque per caratterizzare una vostra iniziativa, o dimostrare sostegno ad esempio nella settimana per la prevenzione, o creare un vostro hashtag personale in modo da tenere sempre in ordine i vostri contenuti pubblicati.