La legge prevede che una molecola brevettata possa essere prodotta esclusivamente dalla casa farmaceutica che ne detiene il brevetto.
Dopo la scadenza del brevetto (in Italia 25 anni) il principio attivo può essere commercializzato da qualsiasi azienda, immettendo sul mercato il farmaco equivalente che solitamente ha un prezzo che va dal 20% al 50% in meno rispetto quello della specialità medicinale.
Negli ultimi anni la scadenza di importanti brevetti ha fatto si che il mercato del farmaco subisse una svalutazione, con ovvi risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale ma con margini inferiori per la farmacia.
Importanti molecole nel quadriennio 2009-2013 subiranno svalutazioni a causa dell’ingresso in commercio dei farmaci equivalenti che costano meno alla concorrenza e che inducono la rideterminazione al ribasso della molecola branded.
Nel periodo imminente alla scadenza del brevetto della specialità medicinale, ai fini di contenere le perdite sugli stock già prodotti, grandi aziende della portata di GlaxoSmithKline, Pfizer, AstraZeneca, Wyeth, Merck e Sanofi-Aventis, contattano direttamente la farmacia per proporre interessanti condizioni di vendita.
Dopo l’approvvigionamento alla condizione vantaggiosa, puntualmente la molecola si svaluta e il farmacista si ritrova a dover sostenere una perdita immediata in media del 10% del prezzo al pubblico.
Molte aziende si impegnano a rimborsare con nota credito automatica l’eventuale differenza post svalutazione, ma capita spesso che l’azienda scasualmente si dimentichi sperando che il farmacista non si accorga della svalutazione. Solo i farmacisti più attenti, difatti, riescono a monitorare il fenomeno.
La strategia migliore per contenere la problematica è quella di evitare acquisti occasionali con aziende senza uno storico che contattano per la prima volta con la super offerta.
Altra mossa è quella di tenere sempre sotto occhio le specialità medicinali in scadenza brevettuale. Questo elenco è pubblicato periodicamente e può essere d’ausilio in fase di ordine, per verificare eventuali molecole in imminente scadenza, in modo da escluderle.
La lista è presente sui siti ufficiali di ogni azienda farmaceutica, tuttavia per averne una aggiornata che li racchiuda tutti, è consigliabile di rifarsi all’Assogenerici, associazione che rappresenta le industrie produttrici di equivalenti e monitora in Italia il mercato dei generici.
Al sito web www.assogenerici.it è presente il link Scadenze brevettuali contenente un elenco di tutti i principi attivi che perderanno il brevetto nei prossimi anni.
Concludendo, prima di fare un ordine ad una azienda farmaceutica, grande o piccolo che sia, è consigliabile fare un’attenta analisi dell’elenco.