Cercare delle nuove opportunità di visibilità per un’azienda farmaceutica oggi è difficile se non impossibile.
Diventa un pò più facile però nel momento in cui è la software house a “rivendere” degli spazi pubblicitari all’interno del software gestionale farmacia.
Per anni i farmacisti si impegnano nelle cosiddette “vendite in abbinata”, in poche parole, tramite un’opportuna formazione e sempre ascoltando i bisogni del paziente, cercano di consigliare con etica e professionalità, il più opportuno rimedio al problema risolvibile in farmacia, in aggiunta a quanto richiesto dal paziente.
Una delle più grandi software house italiane ha sfruttato questo potenziale per “iniettare” coattivamente pubblicità nel software gestionale farmacia nel momento in cui il farmacista tratta determinati prodotti.
In pratica la software house, stringe accordi con aziende farmaceutiche, rivendendo gli spazi nel gestionale.
Così che quando il farmacista seleziona il prodotto richiesto dal paziente, il software gestionale propone la pubblicità del prodotto accordato con l’azienda produttrice.
Nel caso in oggetto il paziente ha richiesto della garza e il gestionale ha proposto la foto del noto disinfettante.
Ciò avviene a volte anche nell’ordine al grossista.
Abbiamo a che fare con innovazione o mera speculazione? Infatti:
- la software house dovrebbe almeno dare la possibilità di disattivare/configurare il tab “Informazioni Gestionali”, consentendo di oscurare la funzione o dare priorità ad altre tab, come quella anagrafica paziente
- la software house dovrebbe condividere lo “sforzo tecnologico” consentendo ai farmacisti di personalizzare questi spazi con prodotti propri gestiti a magazzino, il che consentirebbe una più facile gestione delle vendite in abbinata da parte dei collaboratori ed una migliore ottimizzazione delle scorte
- la software house dovrebbe mettere disposizione i ricavi derivati da questa attività di marketing, in forma diretta, erogando degli incentivi monetari, o diversamente, offrendo una diminuzione del canone del gestionale, o ancora, contraccambiando il “piacere” con altre soluzioni software a pagamento
Centinaia di farmacisti speravano in uno slancio ed una innovazione tecnologica dovuta da capitale e risorse fresche, ma le aspettative sono ormai tradite.
Prima il paventato aumento canone per la ricetta elettronica, successivamente l’invenzione dell’aumento di canone per l’assistenza che ha visto un duro scontro con alcune associazioni di categoria. Ora salta fuori la pubblicità all’interno del software gestionale farmacia (per la verità attiva già da un anno, seppur in forma ridotta).
Se questa si chiama innovazione…