Oggi è ancora molto difficile riuscire a spiegare la galenica ed il suo mondo ai clienti. A titolo informativo mi capita di ricevere richieste di preparazioni galeniche proprio dai pazienti più anziani che sicuramente ricordano l’antica attività dello speziale, i suoi rimedi tradizionali come i cachet e gli elisir curativi. I fruitori più giovani, nati nell’epoca dei prodotti industriali e con la visione del farmacista dietro al bancone, probabilmente non conoscono bene a fondo i termini “preparazione galenica” o “preparato officinale” o per lo meno, ci si imbattono quando un farmaco da loro spesso utilizzato diviene “orfano” oppure quando viene prescritto dal veterinario di suddividere la dose di una capsula (sigh!) in un quinto. Sovente, quando mi dedico all’attività di banco, propongo ai clienti i preparati officinali della farmacia e non poche volte la domanda del cliente, a seguito della mia offerta, è “Ma che vuol dire che lo fate voi? Cioè voi potete fare queste cose? Ma dove le fate?”. Nell’era della comunicazione digitale, con la possibilità di rivolgersi ad un pubblico giovane e giovanissimo, potrebbe essere utile quindi partire dall’ABC. Attraverso la pagina Facebook della farmacia ad esempio si potrebbe spiegare in termini molto semplici cosa significhi fare galenica, magari postando le foto del proprio laboratorio, pubblicando tutorial sulla preparazione di una crema o di un lotto di capsule, insomma destare curiosità illustrando facilmente quali possano essere le attività ed il tipo di preparazioni che il laboratorio galenico può proporre. Per la “sponsorizzazione” digitale del proprio laboratorio galenico esistono diversi siti (associazioni di farmacisti preparatori, motori di ricerca specifici) che offrono un servizio di geo-localizzazione della farmacia galenica più vicina, con la possibilità di impostare filtri sul tipo di preparazione richiesta (es. principio attivo, forma farmaceutica ecc.). Il lavoro di promozione più importante però è ancora rappresentato dal lavoro al banco, infatti è compito del farmacista quello di riuscire a consigliare il preparato officinale, offrire il fitoterapico ideato, prodotto ed etichettato dal laboratorio o suggerire la soluzione galenica qualora il paziente avesse problemi di reperibilità di un farmaco o sua difficoltà di somministrazione.
Comunicare l’attività di preparazione galenica ai pazienti. L’uso della comunicazione online e offline per far conoscere il servizio
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