All’interno della farmacia esistono due figure atte alla gestione: il titolare ed il direttore.
Il titolare è il proprietario della farmacia mentre il direttore è colui che è stato nominato per dirigere il gruppo di lavoro e la macchina farmacia.
Innanzitutto il titolare avrà una formazione prettamente a stampo economico-statistico, una spiccata attenzione ai numeri e alla logica di profitto; è lui che ha dovuto investire dei soldi per l’apertura della farmacia e quindi ha tutto l’interesse poi nel far sì che il suo investimento frutti il più possibile.
Il direttore ha una formazione prettamente gestionale, con una conoscenza importante per quanto riguarda normative e deontologia professionale; lui è responsabile dell’organizzazione dell’intera farmacia ed ha come fine ultimo assicurare l’esercizio del ruolo che la farmacia possiede in quanto centro di servizi sanitari.
Già da questa prima distinzione possiamo immaginarci la struttura della farmacia come una piramide dove al vertice si trova il titolare, cioè l’effettivo proprietario, alla base il personale che svolge il lavoro pratico dell’esercizio ed il direttore si colloca al centro con una mano tesa verso l’alto per prendere disposizioni dal titolare ed una verso il basso per indicare il da farsi e controllare che questo venga svolto bene.
Esiste poi una differenza nel motivo della nomina di entrambi i ruoli. Il titolare può diventare tale se ha la disponibilità economica necessaria all’acquisto della farmacia e solo in seguito verranno messe alla prova le sue capacità di gestione dei conti mentre il direttore deve prima dimostrare di essere preparato nel suo lavoro di farmacista, nella gestione di una squadra e di non aver paura delle responsabilità e del duro lavoro e poi potrà ottenere la nomina.
Ricordiamo che per la carica di direttore è previsto un modestissimo aumento di stipendio, per niente commisurato al lavoro svolto, il che fa comprendere come il desiderio di ricoprire quel ruolo possa essere dettato solamente da una vocazione a dirigere, da una missione personale a far funzionare le cose.
Diversa è anche la flessibilità negli orari di lavoro, infatti mentre il titolare è quello che, essendo proprietario della farmacia, ha la libertà di entrare quando vuole o assentarsi all’improvviso, può liberarsi dall’impegno dei turni, delle domeniche e dei festivi, il direttore ha degli orari da rispettare, non gli sono permessi ritardi o dimenticanze ed è sempre presente al fianco dei collaboratori.
Questo sfocia anche in una diversa percezione delle due figure da parte del personale.
I dipendenti vedono il direttore sempre presente, capace di svolgere tutte le mansioni e di accollarsi tutte le responsabilità, mentre il titolare è spesso invisibile e molto distante dalle problematiche quotidiane del personale.
Anche se grazie ad uno solo dei due ogni mese arriva lo stipendio in busta paga, ne risulta una stima diversa dei collaboratori nei confronti delle due figure e la stima è un motore fondamentale per il buono svolgimento del lavoro.