Alfabeto Gestionale è la rubrica di Giuseppe Salvato, commercialista “insolito” e docente di Capacità Gestionali e Relazionali presso il dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna, a cui diamo il benvenuto.
Lettera Z: Zona di comfort in farmacia
Voglio fare qualche considerazione sulla resistenza al cambiamento che manifestano non pochi farmacisti.
Non è solo una questione legata all’età, bensì alle abitudini, prima tra tutte quelle consolidate nella gestione di un’attività che non è cambiata per molto tempo.
Ma non dobbiamo nasconderci dietro inutili giustificazioni, perché la farmacia è cambiata, per scelta del farmacista, da almeno trent’anni e le giovani generazioni sono vissute in aziende che sempre più vedono prevalere l’incidenza del parafarmaco sul farmaco. Ripeto, nessuno lo ha imposto alle farmacie, che nel tempo hanno tutte intrapreso tale strada.
Talvolta è necessario uscire dalla zona di comfort, in altri casi è addirittura urgente: ma per venirne fuori occorre innanzitutto tanta umiltà e sincero desiderio di aprirsi alle idee altrui.
Spesso è il cliente stesso che ci suggerisce, ci indirizza, ci fornisce idee.
Non releghiamolo a semplice consumatore o paziente e prendiamone i suggerimenti, a volte solo apparentemente banali (magari li banalizziamo noi, nella nostra mente!) e facciamone motivo di analisi, di riflessione. Sono sicuro che ne salterà fuori sempre qualcosa di buono, di utile.