In piena era della digitalizzazione è sorprendente constatare come, nel mondo della farmacia, alcune pratiche più o meno “obsolete” persistano ancora, a discapito di efficienza e produttività.
Un esempio non esaustivo è la gestione delle ricette Ssn.
Sebbene ci siano lenti progressi su tale fronte, nonostante l’avvio della ricetta elettronica, i farmacisti di molte regioni devono ancora affrontare il fardello del consegnare fisicamente le ricette alle Asl ogni mese.
È un processo obsoleto che spreca tempo e comporta un notevole dispendio di risorse, con le ricadute ambientali del caso.
Immaginate se ogni mese, 20mila titolari di farmacia devono fare 20mila viaggi di andata e ritorno, 20mila file e affrontare 20mila lungaggini burocratiche: è evidentemente uno spreco di risorse che potrebbe essere facilmente risparmiato con l’implementazione di soluzioni digitali più efficienti, andando in direzione – nel caso della ricetta Ssn – della dematerializzazione “spinta”.
Poi c’è anche la parte della conservazione, stoccaggio e smaltimento delle ricette. Le Asl devono gestire enormi quantità di carta, che alla fine devono essere smaltite. È un ulteriore spreco di risorse, e, anche in questo caso, problema ambientale.
C’è luce in fondo al tunnel?
Tuttavia, c’è una luce in fondo al tunnel.
Da alcuni anni le farmacie in Lombardia – come in altre parti d’Italia – archiviano localmente i fogli fustella e le ricette Dem della Dpc senza inviarle. I documenti vengono conservati per tre mesi prima di essere eliminati.
Dal 1° luglio 2025, sempre il Lombardia, è partita la sperimentazione – non ancora obbligatoria – per dematerializzare dei moduli per la diabetica. Con la firma digitale, invece di stampare e far firmare al paziente, le farmacie inviano un Otp per la firma elettronica direttamente dal PC, evitando la stampa cartacea.
Piccoli passi nella giusta direzione, ma c’è ancora molto da fare.
È tempo di abbracciare pienamente la digitalizzazione e di eliminare pratiche obsolete che ostacolano efficienza e produttività.
La tecnologia va sfruttata sempre per semplificare i processi, risparmiare tempo e risorse, e in ultima analisi, dedicare più tempo e fornire un servizio migliore ai pazienti che tutti i giorni (ancora) frequentano le farmacie italiane.