Core dell’attività del farmacista è la presa in carico dei pazienti nella ricerca o nel mantenimento della salute.
La farmacia odierna si fa promotrice del benessere in toto e accoglie le necessità espresse e latenti delle persone sempre più attente al mantenimento delle migliori condizioni psico-fisiche.
Dalla reinterpretazione del concetto di salute nasce la proposta di servizi e specializzazioni che ben si integrano con la mission della farmacia moderna.
È ormai parte integrante dell’attività di molte farmacie la collaborazione attiva, quotidiana o sporadica con estetiste specializzate.
Le estetiste sono professioniste della bellezza e del benessere che prestano la propria opera in spazi dedicati nei locali della farmacia dando la possibilità di fruire di trattamenti viso e corpo manuali, con cosmetici in assortimento nell’area dermocosmetica o con tecnologie specifiche.
Come in ogni novità, lo step più difficile è il primo, ovvero l’introduzione e la proposta del servizio.
Perché questo momento risulti efficace e il più possibile agevole è fondamentale che i diversi attori – farmacisti al banco etico, responsabile dermocosmesi ed estetista – si interfaccino efficientemente fra loro per definire obiettivi, proposte e target, studiando protocolli integrati e integrabili per le esigenze statisticamente più frequenti.
Nell’ottica del rispetto reciproco tra le professioni è bene definire ambiti e ruoli, evitando che le figure si sovrappongano o si contraddicano agli occhi dei clienti/pazienti che si affidano al servizio estetico in farmacia, da cui per la sua stessa collocazione pretende alta professionalità e sicurezza.
La collaborazione sarà tanto più proficua quanto più l’integrazione del consiglio diverrà routine nelle relazioni al banco. D’altro canto, la proposta di servizi crescerà nel tempo conformandosi alle esigenze del bacino di utenza della farmacia e del territorio a cui si riferisce.
La proposta e la presentazione del servizio erogato deve essere programmata e studiata per comunicare a tutte le persone che entrano in farmacia la presenza dell’estetista, ad esempio invitando a open day o giornate a tema organizzate a frequenza almeno mensile.
Anche nei mesi – o anni! – successivi all’attivazione del servizio è bene continuare a proporre al banco il servizio, oltre che usare touch point fisici e virtuali per informare il pubblico e fare continui reminder che gli consentano di associare l’esigenza “estetica” con il luogo fisico della farmacia.

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