Farmacie di nuova istituzione, una partenza difficile

Eccoci, finalmente stanno per essere aperte, un po’ in tutta Italia, le farmacie assegnate dai concorsi effettuati in seguito alla riduzione della pianta organica.
Sicuramente le nuove farmacie partono in salita non certo come quelle aperte pochi decenni fa’. Allora vincere una farmacia era considerata una fortuna sotto tutti gli aspetti. La prova di ciò era la considerazione che gli istituti di credito avevano nei confronti di questa attività in cui il farmacista giocava un ruolo di irrilevante importanza. Era la farmacia in sé che veniva considerata, una attività priva di rischio, di sicura redditività, garantita da una esclusività territoriale.
Ora oltre alla pianta organica più ridotta, ci sono le parafarmacie, i supermercati e le vendite on line, che tolgono sempre più mercato alla farmacia per non parlare della continua riduzione della spesa farmaceutica operata dallo stato.
Le banche ora credono che la farmacia sia un attività non priva di rischio, (sanno delle più 2000 farmacie in difficoltà) e quindi finanzieranno solo chi i soldi già li ha, come accadde per tutte le altre imprese.
La nuova farmacia incontra poi altre difficoltà che prima non c’erano,
la scarsità dei locali commerciali ad esempio è sicuramente l’ostacolo maggiore.
Ci sono assegnazioni in quartieri che non hanno nemmeno una possibilità di insediamento, costringendo a sistemazioni che certo non contribuiscono al successo dell’attività.
Superati queste primi ostacoli c’è il problema di come arredarla che è sicuramente un punto cruciale del progetto.
Anche limitandosi a realizzare una cosa minimalista, si rischia di sbagliare.
Non conoscendo la potenzialità della futura farmacia si potrebbe compromettere il suo sviluppo futuro sbagliando la scelta dell’arredo.
Vi sembra esagerato? Non credo, come detto inizialmente, state per aprire un negozio che non ha più le caratteristiche della farmacia di soli quindici anni fa.
Inoltre l’ arredo, visto quel che costa, dovrà soddisfare il Vostro progetto di
farmacia per almeno i prossimi venti anni.
Già oggi le migliori farmacie e con questo non mi riferisco solo a quelle che fatturano di più, hanno un volume di etico tendente al 50 % del fatturato, il resto e costituito da parafarmaco e servizi.
Eppure c’è ancora chi cambia arredo per aver più superficie di vendita, per poter mettere più prodotti, tipo supermercato, non considerando affatto che la nuova farmacia ha bisogno di spazi per i servizi che via via gestirà, e per nuovi settori commerciali che dovrà introdurre.
Ergo l’arredo dovrà adeguarsi a tutto ciò da subito, per non richiedere costose modifiche in seguito.
La cosa più importante è creare in primo luogo il progetto della Vostra farmacia, avendo ben chiaro quali attività collaterali all’etico vorrete introdurre per dare alla vostra clientela quel plus che vi differenzierà .
Le nuove farmacie dovranno nascere veramente diverse, abbracciando
la richiesta salutistica in tutte le sue declinazioni ed il farmacista non dovrà
rimanere fermo al ruolo di mero dispensatore del farmaco.

Auguro quindi buon lavoro a tutti
Carlo Camera

© Riproduzione riservata

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Carlo Camera
Carlo Camera
Carlo Camera, già direttore di farmacie comunali ed aziende di farmacie comunali, tutor per tirocinanti laurea in farmacia e scienze erboristiche per l'Università di Milano e Pavia. Membro di commissione ispettiva per le farmacie di Milano. Consulente per lo sviluppo di farmacie, parafarmacie ed erboristerie.

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