Una delle modalità di pagamento maggiormente utilizzata nell’acquisto di medicinali dal proprio fornitore è l’addebito diretto (ex Rid). È opportuno chiarire a cosa ci si riferisce con il termine addebito diretto.
Con l’addebito diretto la propria banca è autorizzata ad effettuare automaticamente ed in prossimità di specifiche scadenze alcuni pagamenti in favore del fornitore. Tale autorizzazione si fonda sulla base di un mandato consegnato dal fornitore e sottoscritto da chi ha scelto di usufruire di questa modalità di pagamento.
Nella compilazione di questo mandato occorre però prestare una particolare attenzione a determinati elementi, quali:
- Grafia chiara e comprensibile con cui si indica la ragione sociale della farmacia, l’indirizzo, il codice fiscale/partita Iva e l’Iban (il titolare della farmacia sarà identificato come debitore);
- Compilazione anche dei dati relativi al sottoscrittore nel caso in cui il titolare del conto corrente non coincida con il proprietario della farmacia;
- Specificazione della corretta tipologia di pagamento, barrando la voce “ricorrente” nel caso di più pagamenti oppure “singolo addebito” nel caso di soltanto un pagamento;
- Firma e timbro della farmacia.
L’inesattezza totale o parziale di uno dei campi sopra riportati determinerà il mancato allineamento dell’addebito diretto e pertanto il pagamento che avremmo dovuto fare risulterà insoluto con le conseguenze spiacevoli già in precedenza indicate.
Nonostante non siano stati commessi degli errori nella compilazione del mandato può tuttavia capitare alcune volte che l’addebito diretto non si allinei; in questo caso occorre farsi dare il numero del mandato dal fornitore e comunicare tale dato alla filiale della propria banca al fine di risolvere definitivamente il problema.