Alfabeto Gestionale è la rubrica di Giuseppe Salvato, commercialista “insolito” e docente di Capacità Gestionali e Relazionali presso il dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna, a cui diamo il benvenuto.
Lettera U: Utili d’esercizio
Sai da dove provengono gli utili di fine anno che si leggono in un bilancio? E lo sai che se in farmacia gli utili ci sono sempre, ciò non è affatto scontato per tante altre tipologie d’impresa?
Non bisogna cullarsi sugli allori e non bisogna dare nulla per scontato.
Ma la cosa più importante è un’altra: sai a cosa servono gli utili?
Li riassumo in tre punti:
- Gli utili sono destinati alla remunerazione del lavoro del titolare.
- Gli utili sono destinati alla remunerazione del capitale di rischio investito nell’impresa farmacia.
- Gli utili sono destinati agli investimenti futuri in farmacia, per rinnovo o per nuovi beni strumentali.
Orbene, scommettiamo che molte farmacie si concentrano sul primo punto trascurando pericolosamente gli altri due?
Nel breve periodo ciò non causa particolari problemi, ma nel medio termine, quando i fattori di cambiamento possono essere molteplici e pervasivi, non aver ben chiara la distinzione appena illustrata può portare a squilibri gestionali di non scarso rilievo.
Inoltre, dare il giusto valore al secondo e al terzo punto significa anche costruirsi un argine psicologico agli sperperi di denaro durante i periodi di vacche grasse.
E scusate se è poco…