L’articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale
La spending review farmacie ha cambiato l’extrasconto aumentandolo più del 100%, passando dall’1,82% al 3,65%.
Le farmacie dovranno essere pronte ed avere la distinta contabile riepilogativa aggiornata prima di tariffare le ricette di luglio.
Il farmacista non dovrà fare praticamente nulla, le software houses provvederanno in tempi brevi ad aggiornare la percentuale sulla distinta contabile riepilogativa con i nuovi valori della spending review farmacie.
Spending review, cosa cambia?
La farmacia dovrà sostenere un costo più che doppio relativamente all’extrasconto inserito in DCR, distinta contabile riepilogativa.
Tenendo conto che il valore della ricetta è sempre inferiore a causa della continua svalutazione dei farmaci e allo stesso tempo la rimodulazione della convenzione è lontana anni luce, le farmacie lavoreranno a ricavi zero per l’erogazione del servizio di distribuzione dei farmaci per conto del servizio sanitario nazionale.
Se consideriamo la tabella degli sconti che la farmacia effettua al Servizio Sanitario Nazionale, ci rendiamo conto che per quei pochi farmaci superiori ai 154,94 € che le farmacie distribuiscono, resterà ben poco.
La distinta contabile riepilogativa è aggiornata?
Per capire se la distinta contabile riepilogativa è stata già aggiornata dalla software house, è necessario effettuare una simulazione di stampa della distinta stessa.
Alleghiamo un modello di distinta contabile riepilogativa inoltrataci tempo fa da un farmacista titolare.
La riga titolata Importo Sconto 1,82% diventerà Importo Sconto 3,65%.
Due pesi e due misure
Molti gli interrogativi dei farmacisti a seguito dei ripetuti attacchi alla farmacia, spending review farmacie inclusa.
Ben venga il taglio, se fa bene all’Italia, operato con velocità e precisione, tuttavia i famacisti chiedono:
Perchè il Prof. Monti non allinea con la stessa velocità le tempistiche dei pagamenti delle ASL, inadempienti da un ventennio nei confronti delle farmacie, con l’obiettivo di compensare il maggior costo della spending review farmacie, liberando le farmacie dalla morsa delle società creditizie?
La risposta? Cara farmacia, da un lato ti prelevo, dall’altro ti arrangi.
Progetto disegnato a tavolino?
Questa della spending review farmacie sembrerebbe un ulteriore mossa con l’obiettivo finale di distruggere il valore legato alla filiera del farmaco in farmacia, mettendo seriamente a rischio posti di decine di farmacisti collaboratori e non solo.
L’obiettivo ormai chiaro, probabilmente deciso in qualche salotto della City di Londra, è quello di polverizzare letteralmente il sistema farmaceutico italiano, consentendo a grandi società estere di poter invadere in grande stile il mercato.
In un momento storico dove la crisi è la scusa e la spending review un’occasione per dare un’ulteriore sferzata al settore, le farmacie sono ormai spalle al muro.
Il testo della spending review farmacie
Per il 2012 è previsto un aumento dello sconto obbligatorio che le farmacie e le aziende farmaceutiche praticano nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale. Lo sconto passa, per le farmacie, da 1,82% a 3,85% ed è variabile, a partire dall’entrata in vigore del decreto, per il 2012, 2013, e 2014. Per le aziende farmaceutiche lo sconto passa da 1,83% a 6,5%, per il solo anno 2012, a partire dall’entrata in vigore del decreto. Per gli anni successivi la revisione della spesa viene operata tramite una ridefinizione delle regole che prevedono un tetto di spesa sia per la farmaceutica convenzionata territoriale che per la farmaceutica ospedaliera. Per la farmaceutica territoriale viene individuato un nuovo tetto di spesa pari all’11,5% (rispetto al precedente 13,3%). Per la farmaceutica ospedaliera il nuovo tetto è del 3,2% (rispetto al precedente 2,4%).
Nel caso di sfondamento del tetto della farmaceutica territoriale viene confermato il meccanismo di ripiano totalmente a carico della filiera farmaceutica (aziende, grossisti, farmacisti); per lo sfondamento della spesa farmaceutica ospedaliera, che fino ad oggi è stato tutto a carico delle Regioni, viene introdotto un meccanismo di ripiano che pone a carico delle aziende farmaceutiche il 50% del totale.
Aggiornamento
La percentuale di sconto a carico delle farmacie prevista dalla spending review è stata rimodulata in misura del 2,25%