Il contingentamento farmaci è un fenomeno nato negli ultimi anni e vede la limitazione, da parte dell’industria farmaceutica, della distribuzione di alcuni prodotti interesse del parallel trading. A titolo di esempio, una scatola di Cym*alta 28CPS 60MG, prodotto da Ely Lilly, è venduta in Italia al prezzo di € 52,49, in Germania al prezzo di € 87,68, con un gap di circa € 30 per confezione.
I vincoli distributivi sono legati alle quantità commercializzate verso la distribuzione intermedia e le farmacie territoriali.
Ne deriva che grossisti e farmacie spesso si affannano nel procurare importanti farmaci al paziente. Il farmacista è costretto a chiedere uno o due pezzi al collega amico per coprire la ricetta urgente, a barcamenarsi tra i call center o avere l’agente che strizza un occhio e ti fa avere qualche pezzo in più.
FarmaciaVirtuale ha trattato la problematica nei dettagli in questo articolo.
Contingentamento farmaci, strategia operativa
Che strategia applicare per aggirare la problematica del contingentamento farmaci?
Spostare fatturato verso unico grossista
Gran parte dei sistemi informativi della distribuzione intermedia consentono di limitare alla farmacia il farmaco contingentato, sulla base di criteri specifici. Se un tempo le farmacie sfruttavano i grossisti per l’acquisto dei soli mancanti, oggi non è più possibile. La prima soluzione, che dà ottimi risultati, è fatturare il massimo possibile al grossista di riferimento. Il sistema informativo del grossista girerà alla farmacia un numero maggiore di pezzi mancanti.
Ordine diretto aziende utilizzando servizio mancanti
Molte aziende hanno implementato un servizio mancanti con logistica velocissima. Sebbene le aziende richiedano sacrifici al farmacista, proponendo obbligatoriamente l’acquisto di altri prodotti in simultanea o imponendo minimi d’ordine, inviano alla farmacia pochi pezzi di farmaco mancante entro 24 ore lavorative. Sfruttare il servizio mancanti dell’industria per avere qualche pezzo in più e ridurre il contingentamento farmaci.
Avviare collaborazione con grossista fuori Regione
L’industria contingenta il farmaco in base al fabbisogno territoriale e il territorio potrebbe assorbire in breve tempo le risorse del grossista. Un grossista posizionato in una Regione differente potrebbe sostenere meglio la domanda ed avere quantità di farmaci a disposizione.
Utilizzare il servizio trovailtuofarmaco
Il servizio Trovailtuofarmaco è sviluppato da UFI, Unione Farmacie Informatizzate. Sebbene il servizio non abbia copertura omogenea su tutto il territorio nazionale, conta ad oggi più di 800 farmacie affiliate. Trovailtuofarmaco, raggiungibile al link http://www.trovailtuofarmaco.it, consente alla farmacia interfacciata con software gestionale, di verificare se farmacie aderenti al progetto abbiano a disposizione il farmaco.
Anticipare il fabbisogno
Il responsabile ordini capirà in anticipo quali sono i farmaci mancanti, aumentando le quantità richieste al grossista. Il servizio http://www.trovailtuofarmaco.it/ nella versione web consente di analizzare statisticamente quali sono i farmaci più ricercati. Consultare mensilmente la pagina potrebbe dare un’idea dei prodotti che le farmacie del network stanno cercando e quindi anticipare eventuali carenze territoriali. Nell’aumentare la giacenza media in farmacia attenzione ai farmaci con brevetto in scadenza.
Conclusioni
Questa strategia risolve in parte il problema alla singola farmacia ma non al mercato in generale. Il problema del contingentamento farmaci andrebbe affrontato in sedi istituzionali e si spera che, con il nuovo sistema di remunerazione, il fenomeno venga limitato.