Con il decreto legislativo 153 del 2009 è stata istituita la cosiddetta “Farmacia dei servizi”. Con tale atto normativo è stata data alle farmacie del territorio la possibilità di divenire presidi sanitari a tutto tondo, consentendo a titolari e collaboratori di ampliare il proprio ruolo, andando al di là dell’erogazione di medicinali e integratori e dei consigli ad essi associati.
Questa opportunità si inserisce nel contesto della farmacia anche e soprattutto grazie alla sua diffusione capillare e all’ampia fascia oraria di apertura. Senza prescindere dalla costante presenza di un professionista esperto del farmaco e dotato della preparazione adatta per ricoprire la funzione di “educatore sanitario”. Questa veste risulta particolarmente importante in un periodo storico in cui le notizie corrono rapide sui social network e nei forum online, per cui risulta vitale contrastare le fake news con la trasmissione di informazioni chiare e corrette.
Tra gli esami laboratoristici erogabili presso le farmacie di comunità figurano i test di autodiagnostica, che andrebbero eseguiti dal paziente stesso dietro la guida e l’assistenza del farmacista, anche se non sono rari i casi in cui sia il farmacista ad effettuare i prelievi di sangue capillare per le autoanalisi e, in tempi più recenti, i tamponi rapidi. Si ricorda che ciò costituisce un atto medico e come tale rappresenta una violazione del codice penale per esercizio abusivo della professione.
Fanno parte delle indagini di laboratorio, oltre ai test sierologici e antigenici introdotti negli ultimi mesi al fine di individuare i soggetti venuti a contatto con il coronavirus, la misurazione di glicemia, colesterolemia, volta a rilevare sia il colesterolo totale che le frazioni Ldl e Hdl, trigliceridemia. Gli esami citati sono tra quelli proposti più spesso, ma non mancano le farmacie che offrono i test per la misurazione di emoglobina, emoglobina glicata, creatinina, transaminasi ed ematocrito e i tamponi orofaringei per la rilevazione delle infezioni da streptococco. È inoltre possibile proporre test di ovulazione, gravidanza, menopausa, l’analisi di alcuni componenti delle urine e la rilevazione del sangue occulto nei campioni fecali.
Al di là dei test di laboratorio, alla popolazione è data la possibilità di usufruire presso le farmacie aperte al pubblico del servizio di misurazione della pressione arteriosa, con rilevazione del battito cardiaco e, a seconda dello strumento in dotazione, di eventuali aritmie. Alcune farmacie si sono attrezzate per mettere a disposizione dei propri utenti dispositivi per l’autospirometria, il monitoraggio della saturazione di ossigeno ed elettrocardiogramma e Holter pressorio in modalità di telemedicina, con refertazione da parte di cardiologi che operano presso centri accreditati a livello regionale. Ovviamente per la diagnosi il farmacista deve rimandare al medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o allo specialista, onde evitare di appropriarsi indebitamente di competenze che spettano esclusivamente a coloro che sono abilitati all’esercizio della professione di medico.
Non meno rilevante rispetto alle prestazioni diagnostico-strumentali è l’attività di consulenza, da sempre propria dei farmacisti, a cui negli ultimi anni è stato attribuito il giusto riconoscimento anche attraverso il coinvolgimento della categoria in campagne di prevenzione. Queste includono alcuni screening e giornate tematiche, in cui il farmacista fornisce suggerimenti per l’adozione di stili di vita virtuosi, che vanno dalle dritte per praticare correttamente l’attività fisica preferita al supporto o rinvio a figure di riferimento per l’abbandono di abitudini deleterie per la salute, come il fumo di sigaretta o l’abuso di bevande alcoliche; dalle raccomandazioni per un’alimentazione varia ed equilibrata alla gestione delle politerapie, così diffuse in una popolazione sempre più anziana e in cui, di conseguenza, le patologie croniche sono in continuo aumento.
In farmacia si possono pure incontrare operatori della sanità diversi dal farmacista. Le figure ammesse per l’erogazione di prestazioni sanitarie sono quelle dell’infermiere e del fisioterapista, con l’occasione quindi da parte del cliente di ricorrere a medicazioni, iniezioni intramuscolo, percorsi riabilitativi.
Nonostante ci sia ancora tanta strada da percorrere per raggiungere i livelli di assistenza al paziente di altri paesi europei ed extraeuropei come gli Stati Uniti e l’Australia, la farmacia italiana di oggi consente alla comunità a cui si rivolge di usufruire di servizi per i quali altrimenti dovrebbe recarsi in centri ospedalieri o ambulatori medici, con la comodità di trovare un luogo facilmente accessibile, accogliente e nel quale esercitano professionisti dotati delle competenze necessarie per rispondere a quesiti assai frequenti.
molto interessante l’articolo sulle nuove attività del farmacista! Speriamo decolli perché i giovani hanno imparato da quelli della mia eta’ che le cose importanti erano due : ricevere tante ricette e incassare!
Mi permetto di suggerire l’importanza del nuovo farmacia nel creare relazioni con gli specialisti più comuni: cardiologo, ortopedico, ginecologo, urologo, pneumologia e organizzare piccole riunioni tra loro e imedici di medicina generale del loro territorio ( incontri su ipertensione, diabete, asma e bpco , cardiopatie);
inoltre e’ importante avere una infermiera per servizi a domicilio: dall’aitare a fare un bagno o una doccia, ad inserire ecg, , spirometria, polisonnografia, ! coordinamento con adi per inviare specialisti ed infermiere a domicilio degli anziani o pazienti fragili, massaggiatore, chiropratico, agopuntura..Infine una anagrafica con le email dei pazienti e le loro patologie per girare loro mensilmente aggiornamenti ed opportunità, della loro farmacia!
La ringrazio Ermanno per il suo intervento.
Mi auguro che la Farmacia dei servizi possa davvero prendere il volo con tutte le opportunità ad essa associate e che questo potenziale non si limiti a rimanere sulla carta. Si tratta certamente di un progetto ambizioso e come tale difficile da realizzare, considerato tutto ciò che comporta anche in termini di costi e di adeguamento degli spazi delle farmacie territoriali, ma a mio avviso rappresenta il futuro. E, per fortuna, in alcune realtà è già il presente.
Buon 25 aprile!
A presto!
Salve tutto giusto nulla da dire il presente ed il futuro della farmacia…ma vogliamo parlare di contratto dei dipendenti mi sembra la priorità su tutto mi dispiace ma senza contratto non riesco a essere così positivo ed entusiasta bisogna essere uniti e cambiare radicalmente il tipo di contratto
anch’io, sett’anni ,mi sento colpevole di non aver contribuito a rendere migliore la qualità di vita dei farmacisti collaboratori : sia con aumenti di stipendio e/ o incentivi ( provvigioni sulle vendite) , sia dal punto di vista formativo ( corsi di nutraceutica, cosmetologia, laboratorio analisi , gestione farmacia dei servizi, e sopratutto approfondimenti di patologia generale e terapia sulle 20/ 30 patologie più ricorrenti !
Spero che i colleghi che gestiranno farmacie e collaboratori nei prossimi anni capiranno
che se investiranno in questo senso guadagneranno di più! Se penso al limite che si sono imposti i vecchi farmacisti nel consegnare solo farmaci e parafarmaci + qualche giocattolo con tutti i potenziali che ci possono essere ….
buon lavoro ermanno montobbio
verissimo! e’ ora che i farmacisti titolari si pr nudano con obbiettivo anche quello di dare la possibilità ai giorni collaboratori di crescere, di poter mettere su famiglia, di pagarsi un mutuo
ecc! continuano ad essere i laureati con lo stipendio più basso!
Grazie Antonio ed Ermanno per i vostri contributi e gli spunti di riflessione che avete fornito. Condivido in toto le vostre osservazioni sulla dibattuta questione delle condizioni contrattuali dei farmacisti collaboratori. L’argomento, così attuale e sentito, meriterebbe una trattazione vastissima. Da parte mia, ciò che auspico è che la farmacia del futuro, sfruttando appieno le competenze di farmacisti che fanno la scelta di porsi al servizio della comunità, possa contribuire alla creazione di un nuovo modello in cui la professionalità degli stessi venga riconosciuta sotto tutti i punti di vista, incluso quello della retribuzione. Una vera farmacia dei servizi non può di certo funzionare senza personale motivato.
Salve io penso molto semplicemente che il farmacista un ruolo importante nella sanità oserei dire “pubblica” già lo ricopre senza perderci in tante parole il salto di qualità potrebbe essere il nuovo contratto come trampolino di lancio per un futuro un poco poco più sereno poi il resto verrà di conseguenza il problema è che c’è molta differenza tra la stessa laurea nello stesso posto ….,..a buon intenditor poche parole Antonio
Si ma ora e’ giunto il momento di passare ai fatti! O gruppi di collaboratori si riuniscono o fanno a capo all’associazione nazionale regionale collaboratori di farmacia! Per fare che ? Proporre ad ogni titolare ” progetti innovativi” che possano costituire il core business della nuova farmacia dei servizi” .Progetti je devono essere differnziati per ogni farmacia, per la sua storia e in base alla capacita’ e competenze del personale potra ‘ fornire i nuovi servizzi che faranno aumentare nel giro di un anno il fatturato e la redditivita’ e dove il titolare si impegnera’ a condividere in provvigioni sul venduto, o con premi ad personam , e con aumenti di stipendio ogni 2-3 anni il guadagno dei suoi collaboratori ed esserne fiero! LE NUOVE ATTIVITA” : ECG , spirometrie, polisonnografie ,analisi cliniche ( colesterolo trigliceridiglicemia ecc
2) attivita’ a domicilio con invio infermiera per attovita varie ( iniezione catetere bagno , pedicure , co segna farmaci parafarmaci ecc
3) attivita’ nutraceutica : consiglio integratori a pazienti obesi, diabetici, con insufficenza renale, ipertesi, dislipidemici, e sopratutto integratori per anziani ( proteici, vitaminici, per stipsi diarrea ed incontinenze varie
4) SERVIZI ALLE CASE DI CURA E ALLE RSA PER FARMACI PARAFARMACI ED OGNI PRESIDIO CONSIGLIATO DAI RELATIVI MEDICI
5) INFINE DOTARSI DI SPAZI PER FISIOCHINESITERAPIA, CHIROPRATICA , OSTEOPATIA, AGOPUNTURA , GINNASTIVA PER PAVIMENTO PELVICO PER ONCONTINENZA DELlA DONNA E VALUTAZIONE DI NUOVI SuPPORTI TECNOLÖGICI PER ESAME DELLA PELLE , DEL CAPELLO, ed ogni attivita’ legata alla medicina estetica
E al supporto agli anziani.
NELLA NUOVA FDDARMACIA CO SARA’INOLTRE UNO DEI COÖLABORATORI CHE TERRA’ LE RELAZIONI CON GLI SPECIALISTI , CON GLI UFFICI DELLA ASL, CON I REPARTI DEGLI OSPEDALI VICINI PER ESSSERE SEMPRE D’AIUTO AI PAZIENTE SUI PERCORSI DOAGNOSTICO TERAPEUTICI PREFERIBILI!
CJE BELLO FARE IL FARMACISTA SE POTESSI RIFARLO!