Il ruolo del farmacista oggi non è più quello di cinque, dieci, venti anni fa. Tutto è diventato molto complesso, e quando aumenta la complessità, aumentano i problemi, la burocrazia, le procedure.
In più, al banco spesso si è costretti a depauperare il proprio valore professionale tra gincane costituite da piattaforme varie come CUP delle ASL, DPC, servizi regionali, piattaforme proprietarie, e quanto altro ancora.
Gli oneri burocratici aumentano, il tempo che resta a disposizione, per intrattenere una relazione col paziente, è davvero poco e centellinato.
In gran parte dei casi non si ha la possibilità di dialogare con il paziente, capire le proprie esigenze, manifeste e non, capire i bisogni e soprattutto fornirgli il bagaglio necessario al corretto uso del farmaco, cuore dell’attività del farmacista.
Non avendo tempo per comunicare ciò che è necessario, spesso demandiamo a strumenti vari questa parte importante del nostro lavoro. In gran parte dei casi questi strumenti contribuiscono ad aumentare la complessità delle cose, distogliendo ancora di più l’attenzione sulle cose necessarie ed indispensabili.
Nel corso degli anni ho avuto modo di accumulare un’esperienza sia off-line, che on-line, nell’uso di strumenti più o meno tecnologici, e su come possono essere usati ed applicati nella comunicazione nei confronti dei pazienti.
Ho pensato quindi di buttare giù un percorso formativo/informativo che abbia al centro il tema della “Comunicazione in Farmacia”, senza pretesa alcuna.
I contenuti sono veicolati sotto forma di newsletter inviata in posta elettronica