Sentiamo spesso parlare di fallimenti di farmacie e di farmacisti con l’acqua alla gola, in un sistema dove a vincere è la sola speculazione e non la professionalità del farmacista.
Un collega molto attento ci ha confermato con i dati alla mano che Comifar, noto distributore farmaceutico che opera in Italia da decine di anni, applica spese di trasporto alle consegne di farmaci nelle farmacie con piccoli fatturati, costringendo le stesse a versare i costi di trasporto o sospendere la fornitura.
Questi sarebbero i costi applicati:
- 5 Euro per consegna con fatturati fino a 5.000 Euro
- 5 euro per due consegne al giorno con fatturati tra i 5.000 e i 10.000 Euro mensili
- nessuna spesa per fatturati oltre 10.000 Euro mensili
Nelle scorse ore Federfarma si era detta preoccupata sulla base di alcune segnalazioni di colleghi su presunte pratiche a svantaggio della farmacia. Pratiche che a quanto pare sono state argomento di dibattito in un colloquio informale tra Federfarma, Federfarma Servizi e ADF, circa “casi di alcuni distributori che da qualche mese hanno iniziato ad applicare tariffe aggiuntive sui recapiti giornalieri, correlate al peso dell’ordine o alla quota di fatturato che la farmacia fa passare dal grossista”.
Tutto ciò in un periodo storico ove la marginalità dei farmaci erogati in convenzione è quasi allo zero e quando lo stesso Alfredo Orlandi, Presidente dei Rurali, in un monito del giugno 2013 – Sunifar, contro la crisi delle rurali solidarietà e servizi – aveva mostrato i dati della crisi, in particolare “il 10% delle farmacie versa in difficoltà finanziarie e quelle che nel 2012 sono rimaste sotto allo spartiacque dei 387mila euro di fatturato Ssn superano ormai le 5.400 unità.”
Farmacie che, visti gli addebiti, dovrebbero ripensare la loro strategia operando una serie di iniziative atte a fermare la disastrosa perdita di valore che hanno subìto negli ultimi anni a causa dell’accettazione di qualsiasi tipo di condizione proposta dai distributori.
La fattura Comifar
Nella fattura salta all’occhio la riga con le spese di consegna fatturate alla farmacia, in particolare, 5 Euro di consegna alla quale viene applicata l’IVA 21%. Cosa non sostenibile da chi, suo malgrado, non riesce ad arrivare ai fatturati minimi imposti e quindi è costretto a pagare o rinunciare alla fornitura.
Per non parlare della dilazione di pagamento, anch’essa decisamente risicata rispetto ai tempi di pagamento delle ASL, 30 giorni fine mese è la condizione che Comifar impone ai farmacisti con qualsiasi tipo di fatturato, addebitando eventuali dilazioni oltre il 30esimo giorno in base all’andamento di Spread ed Euribor.
Chi è Comifar
Comifar è una società controllata in sostanza da Phoenix, seconda società di distribuzione in Europa e proprietaria di più di 1500 farmacie. Il Gruppo Phoenix, con Casa Madre in Germania opera in in Italia, Ungheria, Repubblica Ceca, Bulgaria, Slovacchia, Danimarca, Finlandia, Svezia, Lettonia, Estonia e Lituania.
Il Gruppo Comifar opera attraverso quattro società specializzate nella distribuzione farmaceutica, per offrire un servizio di elevata qualità alle circa 13.000 farmacie clienti: Comifar Distribuzione S.p.A., attiva nell’Italia peninsulare e in Sicilia, SPEM S.p.A., estesa attualmente su tutto il territorio nazionale, Farcopa Distribuzione S.r.l., attiva in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, Difarma S.p.A., attiva in Sardegna, e Farmacie Fiorentine A.Fa.M. S.p.A., attraverso le 21 farmacie di Firenze.
Il Gruppo può contare su 25 unità distributive collocate capillarmente su tutto il territorio nazionale, con 95.000 referenze gestite e circa 2.000 dipendenti.
(fonte www.gruppocomifar.it)
Il consiglio dello Studio Associato Bacigalupo-Lucidi
In merito ai casi di spese di trasporto fatturate dai fornitori, abbiamo interpellato lo Studio Associato Bacigalupo-Lucidi che risponde
La richiesta del grossista deve essere inquadrata nell’ambito dei normali rapporti commerciali, per cui sono soltanto le parti a disciplinare le condizioni di fornitura.
Non si tratta perciò di “legalità” o meno della richiesta formulata dal grossista, né della possibilità di opporsi o meno ai costi di consegna; Lei dovrà invece insistere perché venga annullato o ridotto questo “balzello”, mentre l’unica alternativa plausibile è quella di …cambiare fornitore.
Segnalare i fatti
Per segnalare queste ed altre pratiche commerciali FarmaciaVirtuale.it mette a disposizione FarmaMonitor, portale di recensioni su aziende, prodotti e servizi del settore farmaceutico.
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