È sempre maggiore l’interesse della popolazione verso le cosiddette terapie non convenzionali, che vogliono porsi non come alternativa alla medicina ufficiale, ma affiancarla potenziandone l’efficacia o diminuendone gli effetti collaterali. I soggetti sani tendono ad avvicinarsi a queste forme di trattamento per semplice curiosità, per sperimentare un approccio olistico e più personalizzato per risolvere le piccole problematiche di salute o per la convinzione che non siano associate a effetti indesiderati; gli individui affetti da patologie croniche spesso vi si approcciano per gestire gli effetti negativi dei farmaci convenzionali o nella speranza di trovare una soluzione a problemi che la medicina tradizionale non può risolvere, delusi da interventi inefficaci. Da ciò deriva la necessità per il farmacista di formarsi sulle principali medicine diverse da quelle allopatiche: omeopatia, fitoterapia, fiori di Bach, gemmoderivati, oligoterapia, macrobiotica, solo per citarne alcune.
Si tratta di pratiche che derivano dalle tradizioni più diverse, alcune di origine antichissima come la medicina tradizionale cinese, altre più recenti come il metodo dei fiori di Bach, e che prevedono la somministrazione di farmaci o integratori, la pratica di esercizi fisici o della meditazione, l’adozione di regimi dietetici particolari, senza che un trattamento o un determinato stile di vita escluda le altre possibilità. È importante in ogni caso ricordare al paziente di non abbandonare di propria iniziativa la terapia farmacologica in atto senza prima avere consultato il medico curante e di non considerare aprioristicamente come innocuo ciò che è naturale.
Non è necessario “credere” in una medicina non convenzionale per decidere di iniziare un percorso di specializzazione: la richiesta di trattamenti “altri” da parte dell’utenza della farmacia è altissima ed è un dovere del farmacista saper rispondere con competenza a eventuali quesiti a riguardo, senza pregiudizi. Sono molteplici le scuole di specializzazione che hanno in programma corsi sulle medicine complementari, tra cui molte, oltre alle lezioni in presenza e ad attività pratiche, offrono corsi online e rilasciano certificazioni in merito alle competenze professionali acquisite alla fine del percorso.
Per quanto riguarda le forme farmaceutiche fitoterapiche ufficiali, si ricorda che queste comprendono gli estratti (fluidi, secchi, molli, glicolici), le tinture, gli oli essenziali, le polveri titolate, gli infusi, i decotti e le tisane. Non compaiono invece all’interno della Farmacopea italiana le tinture madri, i macerati glicerici, i fiori di Bach. Se consideriamo questi ultimi, può essere utile per i professionisti consultare la pagina dei fiori di Bach originali, dove si trovano sezioni dedicate alle 38 essenze floreali con consigli di assunzione, situazioni d’uso e modalità per creare miscele personali.
L’omeopatia è una pratica medica che può essere d’aiuto al bambino e all’anziano, impiegata anche in ambito veterinario, in tutti i casi sia nella cura che nella prevenzione. A Verona ha sede una scuola di medicina omeopatica che offre diversi percorsi formativi, dai corsi brevi o di formazione di base alle specializzazioni triennali. Maggiori informazioni sono reperibili aprendo questo link. Smb Italia, Società medica bioterapica italiana, organizza corsi in diverse città e, al termine del completamento della scuola superiore di omeopatia della durata di due anni, permette di conseguire il diploma di farmacista esperto in omeopatia. Per saperne di più, si può consultare la pagina predisposta.
Per chi fosse interessato ad approfondire la medicina tradizionale cinese (Mtc), la Scuola Tao, con le sue quattro sedi di Bologna, Roma, Milano e Lugano, eroga corsi di agopuntura (in Italia riservati ai soli medici, ma in Svizzera aperti a tutti), massaggio Tuina, Qigong, alimentazione secondo la Mtc, cromopuntura, riflessologia plantare e auricolare, digitopressione in ostetricia, farmacologia cinese. Sul sito Scuola Tao sono presenti tutte le informazioni che riguardano programma, durata e docenti dei corsi.
In provincia di Brescia si trova l’Istituto europeo di naturopatia (Ien), il quale organizza corsi triennali che spaziano dall’aromaterapia all’iridologia, dalla cromoterapia alla coppettazione cinese, dai sali di Schüssler alla medicina ayurvedica. Per informazioni, si veda la pagina indicata a questo link. La Scuola italiana di medicina olistica (Simo) ha sede a Milano e offre percorsi di durata quadriennale volti a formare esperti in naturopatia. Alla pagina ufficiale sono disponibili i calendari dei corsi e informazioni sulla scuola e i docenti che vi insegnano. A Genova, la Scuola superiore di naturopatia propone corsi di formazione, seminari, workshop all’insegna di naturopatia, counseling, floriterapia. Alla pagina della Scuola è possibile chiarirsi le idee su queste discipline e conoscere l’elenco dei corsi offerti. Illuxi ha sede in Veneto, Piemonte e Toscana e organizza percorsi formativi triennali in naturopatia. A Padova Hermes – Scuola di naturopatia umanistica propone percorsi triennali, con la possibilità di approfondire la kinesiologia in un quarto anno facoltativo. Il sito della scuola è questo. Nella stessa città ha sede l’Istituto di medicina globale che, nell’ambito di un percorso di quattro anni, mira a formare specialisti nelle varie branche della medicina naturopatica. Sul sito della scuola sono riportati i dettagli del piano di studi. A Roma si ha la possibilità di formarsi presso Complementary and alternative medicine education: alla pagina del centro figura la lista delle numerose discipline proposte. A Napoli il Dipartimento di naturopatia e discipline olistiche dell’Università popolare partenopea prevede, nell’offerta didattica, discipline naturopatiche e tecniche di massaggio che si tengono presso Ieso Academy, con una pagina dedicata sul sito web linkato qui.