«Altre cento di queste Nota 100»

Quota cento!

E non mi riferisco alla ormai nota possibilità di andare in pensione anticipatamente rispetto alla classica modalità, bensì al fatto che dal 26 gennaio 2022 è entrata in vigore la Nota 100 dell’Aifa.

In realtà le note Aifa sono in tutto 39. Introdotte nel 1993, come lo strumento regolatorio per definire le indicazioni terapeutiche per le quali un determinato farmaco è rimborsabile a carico del Servizio Sanitario Nazionale, sono diventate un mezzo per assicurare l’appropriatezza di utilizzo dei farmaci. Subiscono continui processi di revisione e aggiornamento, basti pensare che inizialmente erano 59.

Due sono le importanti novità introdotte con la Nota 100:

  • Il medico di medicina generale può prescrivere i nuovi farmaci per il diabete mellito di tipo 2 da soli o in associazione con altri farmaci non in Nota 100 (metformina e insulina)
  • Non si parla più di piani terapeutici dello specialista, ma di schede di valutazione e prescrizione, che possono essere compilate anche dal medico di medicina generale.

Quando in farmacia è arrivata la notizia che sarebbero state inserite queste categorie di farmaci in distribuzione per conto, ne son rimasto subito entusiasta. Finalmente possiamo dispensare in farmacia farmaci nuovi, in tutta sicurezza, offrendo un servizio comodo al cittadino. Si ribadisce e si rafforza il concetto di importanza di capillarità di dispensazione come punto di forza della farmacia territoriale.

Ma noi farmacisti territoriali conosciamo effettivamente questi farmaci e il loro meccanismo d’azione? Non rimane che riaprire un libro abbastanza recente di farmacologia e studiarli.

Mi ha colpito subito il fatto che i primi agonisti delle GLP-1 scoperti siano derivanti da una proteina inizialmente isolata dalla saliva della lucertola Heloderma suspectum o Gila monster, poi riprodotta per sintesi (exenatide).

Questa categoria di farmaci si divide in molecole short acting (exenatide, lixisenatide) ed altre long acting (liraglutide, dulaglutide, semaglutide), in base alla loro resistenza alla DPP-4.

Sono farmaci disponibili solo per via sottocutanea. Semaglutide è l’ultimo incretino-mimetico autorizzato da EMA nel 2018.

Gli inibitori dell’enzima dipeptil peptidasi-4 (DPP-4) sono invece biodisponibili per via orale. Si distinguono in inibitori enzimatici di tipo competitivo (sitagliptin, linagliptin e alogliptin) e inibitori enzimatici suicidi (vildagliptin e saxagliptin).

I DPP-4i impediscono l’idrolisi delle incretine da parte del DPP4, aumentando le concentrazioni plasmatiche di GLP1 con conseguente effetto insulinotropo e di diminuzione del livello di glucagone.

Infine, l’ultima classe di farmaci è rappresentata dagli inibitori del co-trasportatore renale SGLT-2.

SGLT2 è uno dei cotrasportatori renali che fa sì che il glucosio, dopo essere stato filtrato nel glomerulo, venga completamente riassorbito a livello renale.

L’approccio terapeutico utilizzato con le glifozine è considerato un “cambio di paradigma” poiché quella che prima veniva considerata manifestazione clinica del diabete (glicosuria), ora viene sfruttata come proprietà terapeutica. Inoltre, non vi è intervento dell’insulina e non si ha, quindi, rischio di ipoglicemia.

Di questa categoria ricordiamo Canaglifozin, primo farmaco antidiabetico approvato da FDA indicato per la riduzione del rischio cardiovascolare del paziente con diabete mellito di tipo II.

Il caso Dapaglifozin

Dapaglifozin rappresenta l’unica molecola che può essere prescritta in via esclusiva da Centri individuati dalla regione, con piano terapeutico, senza la Nota 100, in quanto prescritto per indicazione differente: «Trattamento dell’insufficienza cardiaca cronica sintomatica con frazione di eiezione ridotta».

Infatti, nel gennaio 2022 Aifa ha esteso la possibilità di prescrizione di questo farmaco anche ai cardiologi, poiché in grado di ridurre mortalità e ricoveri per scompenso cardiaco anche nei pazienti non diabetici.

Un cambio di paradigma anche per il farmacista territoriale!

Di fatto, la Nota 97 e poi la Nota 100 hanno rappresentato un “cambio di paradigma” sia per il Mmg che per il farmacista.

Con la Nota 97 il Mmg ha iniziato a compilare schede di prescrizione per i Nao e, poi, con Nota 100 può prescrivere tutti i farmaci utili a contrastare il diabete mellito di tipo II.

In piena pandemia, il farmacista territoriale è diventato “attivatore” di note di prescrizione e piani terapeutici con Nota 97, concetto poi ribadito anche con la Nota 100. Inoltre son entrati in distribuzione per conto questi nuovi farmaci.

Sicuramente la gestione delle ricette Dpc è diventata molto più complicata e laboriosa, il farmacista deve effettuare tantissime operazioni al fine di garantire la corretta dispensazione del farmaco e deve revisionare la stessa ricetta più e più volte. In certe situazioni, può essere necessaria la figura di un farmacista addetto alla gestione della Dpc o, comunque, è inevitabile che, a turni, i farmacisti dedichino completamente il loro lavoro quotidiano per questa mansione.

Sicuramente in questi pochi mesi, abbiamo notato un incredibile aumento del numero di piani terapeutici e/o note di prescrizione, così come un numero record di ricette contenenti farmaci in Dpc, questo è sicuramente dovuto anche alla Nota 100.

Questo ha fatto sì che si sia creata un’eccellente collaborazione fra farmacista ospedaliero e territoriale. Sicuramente siamo riusciti a snellire alcune pratiche ripetitive che oberavano di lavoro la distribuzione diretta delle farmacie ospedaliere.

Potrebbero essere utili serate di informazione sul territorio, in merito all’utilizzo di questi farmaci, coordinate da farmacisti ospedalieri.

Un’altra considerazione, a mio avviso, molto interessante, che probabilmente non ci coinvolge in maniera diretta, è quella di acquisire coscienza di come possano essere cambiati i rapporti collaborativi fra diabetologi e medici di medicina generale.

La speranza è che la Nota 100 possa rappresentare, per la nostra categoria, un inizio di percorso di dispensazione di ulteriori nuovi farmaci con le stesse modalità, propedeutico ad un lento ritorno al “farmaco-centrismo” in farmacia.

Che dire allora? Altre cento di queste Nota 100!

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Gian Maria Rossi
Gian Maria Rossi
Ruolo: mediano all’interno della farmacia. Mi piace essere multidisciplinare, preciso e tecnico. Sin dal primo giorno di lavoro ho cercato di dare tutto me stesso in questa professione, con impegno e dedizione. Appassionato di legislazione e brevettistica farmaceutiche. Presidente Agifar Romagna e Revisore dei Conti dell'Ordine dei Farmacisti di Forlì-Cesena.

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